«La differenza fra un sogno e un obiettivo,
è una data»
Walt Disney
Primi passi
Soft Skills
Life Skills
Obiettivi e successo
Questa sezione si focalizza sul coaching per raggiungere i propri obiettivi e sulle soft skills. Il proposito è quello di offrire strumenti pratici e strategie efficaci per potenziare le capacità personali e professionali. Attraverso una combinazione di teoria e pratica, questa sezione guiderà il lettore nel miglioramento delle competenze trasversali come la comunicazione, la gestione del tempo e l’assertività, fondamentali per avere successo in ambito sia lavorativo che personale. L’obiettivo finale è quello di favorire una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità, costruendo un mindset adeguato per affrontare le sfide quotidiane e raggiungere i propri traguardi.
Il coaching è un processo di accompagnamento nello sviluppo personale e professionale, che permette di raggiungere obiettivi concreti. Il termine “coach”, letteralmente “carrozza”, viene utilizzato per indicare l’atto di accompagnare un individuo dal presente, generalmente percepito come insoddisfacente, fino al futuro desiderato. Al giorno d’oggi, la figura del coach è spesso associata a quella dell’allenatore sportivo, sebbene il coaching possa avere un profondo impatto sulle vite delle persone anche al di fuori del campo da gioco, come affermò il famoso allenatore di pallacanestro americano John Wooden (1910 – 2010): «un buon coach può cambiare il gioco, ma un grande coach può cambiare la vita.»
Fra le competenze di un coach professionista si ritrovano la comunicazione efficace, l’ascolto attivo e l’intelligenza emotiva, le quali consentono un uso mirato delle domande, lo strumento chiave nel coaching. Infatti, attraverso l’arte della maieutica il coach professionista aiuta le persone nel processo di ricerca interiore e nel partorire le proprie idee (maieutica in greco significa «l’arte dell’ostetricia»). Tale introspezione permette di esplorare convinzioni, abitudini e comportamenti, identificando eventuali ostacoli e sviluppando strategie efficaci per superarli. Inoltre, il coaching aiuta a sradicare le credenze autolimitanti, quei blocchi e resistenze della mente che portano una persona a desistere dall’azione, percependo l’obiettivo come impossibile oppure temendo di essere incapace o non meritevole.
Il coaching permette di prendere coscienza delle proprie potenzialità, di assumersi la responsabilità delle proprie scelte e delle proprie azioni e di conseguire i propri obiettivi, che devono essere, fra le altre cose, misurabili e temporizzati. Misurabili, per poter monitorare il percorso intrapreso, capire se si è sulla strada giusta e come eventualmente correggerne la direzione. Temporizzati, perché una data aiuta le persone ad aprire gli occhi e ad agire concretamente per ottenere ciò che più desiderano, come disse Walt Disney (1901 – 1966), il noto pioniere americano dell’animazione.
Il coaching copre una vasta gamma di ambiti, dalla carriera professionale, per migliorare le competenze di leadership aziendale o per accrescere le performance dei team, alla carriera sportiva, aiutando gli atleti ad avere una mentalità vincente e a massimizzarne le prestazioni fisiche, fino ad arrivare al life coaching, che si concentra sul raggiungimento del benessere personale, migliorando la qualità della vita e delle relazioni personali.
In conclusione, il coaching è un potente strumento di sviluppo di sé stessi, che rende le persone autoconsapevoli e le conduce all’autorealizzazione. Come disse John Whitmore (1937 – 2017), padre del coaching moderno, «il coaching consiste nel far uscire il meglio dalle persone, non nel mettercelo dentro». Infatti, ogni individuo ha tempi e modalità propri, unicità che non possono essere generalizzate. Proprio per questo, un buon coach non deve dare suggerimenti ma deve limitarsi a motivare e accompagnare le persone durante il loro percorso di crescita.
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